Una disanima di come usare i social con il Covid, ma anche no.
Questo è un post ad alto tasso di ovvietà, dovrò scrivere un metapost sull’ovvio.
Ho pubblicato uno status su Facebook, questo qui, forse per l’avanzare dell’età, forse per l’esasperazione del momento storico, forse perché era domenica e non sapevo cosa fare.
Sta di fatto che ho ricevuto critiche da diversi lati, ma il vero problema è che erano critiche giuste. Ed ho pensato che i social, in particolare Facebook, non è per niente adatto a gestire la complessità del Mondo di oggi, in particolare in eventi storici come il Covid. Ho detto una cosa vera? Sì.
Ho detto la verità? È impossibile dire la verità, perché è una realtà complessa che va oltre il linguaggio.
Diluizione e distillazione
Facebook come altri mezzi costringono ad addensare, saturare la propria opinione in una frase singola, e ad esprimere il proprio consenso in un pollice alzato o in una faccina.
Prima dell’avvento dei social c’erano opinioni probabilmente più dozzinali e reazioni che andavano oltre una faccina. Non è un post nostalgico: i social servono moltissimo e andrò avanti a usarli, ma dovrò riprendere il mio fioretto di usarli solo per gioco.
Le opinioni vanno veicolate da mezzi più lenti, più grossi, con possibilità di replica più trasversale. Ecco perché sto scrivendo su un blog ed ecco perché il mio blog non ha la possibilità di commentare. Questo è uno spazio salvo, recintato, in cui posso dilungarmi e finire il mio discorso senza essere assalito o senza che le parole vengano rapidamente scrollate da un pollicione che va verso l’alto.
Non mi sono preso impegni, ma mi piacerebbe tornare a scrivere quasi solo qui con frequenza molto irregolare. Scrivere ovvietà, che per me sono ovvietà ma per altri non lo sono.
Le cose che ho pubblicato in questi periodi nervosi mi hanno portato a scontrarmi in modo non proficuo con persone che so benissimo di stimare e con cui so di condividere valori; il conflitto scaturito era dovuto solo al mezzo di scambio, alla polarizzazione e alla sintesi di cui sopra.
Riga finale: rallenta e senti il profumo delle rose
Quindi. Come usare i social con il Covid? Disinstallate Facebook, usate Google news o Flipboard o altro per informarvi. Aprite Facebook da browser ogni tanto per farvi due risate e vedere gli eventi (che presto torneranno). Il demonio è azione, non oggetto.