scappano

i pensieri scappano. basta laciare scorrere un paio di giorni e una forte sensazione passa via, svanisce, sfuma e si perde tra i fatti che si affollano. si ripeterà, ma in maniera leggermente diversa, si sa che i momenti sono unici lo dicono un po’ tutti a parte alcuni filosofi spaccaballe. ma sarà meglio ceh ne catturi quanti più possibile, adoro questa cosa di poter conservare cose che altrimenti morirebbero. allontana la morte, diamo vita a momenti che naturalmente morirebbero, e con strataggemmi fatti di parole e di colori, vibrazioni o cose simili, li lanciamo poco più avanti, lanciamo le cose nel futuro (si spera per l’eternità, posto che esista).
questa frase arriva da qualche parte, non è nata nella mia mente, send into the future. solo ceh cambiava il complemento oggetto, metteva un complemento oggetto universale, applicabile a numerosi contesti. già perché alla fine non si inviano solo fatti, si inviano pensieri, si inviano pezzetti di Sè.
per un positivista, quale questo bell’eterno ragazzo a sinistra, si può dire quindi che sia amore, finendo così in una frase un po’ banale ma con il suo significato comunque.

send your love
into the future