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and it’s cold in here..

quante canzoni hanno dentro questa frase? una miriade, a memoria già ne ho due. una dei fairground attraction, dicui non ricordo li titolo eche non trovo su google, e una delle hole, northern star.
il freddo è collegato metaforicamente a cose brutte. personalmente, nel contesto di quello che vedo adesso invece è un pochino una benedizione. riporta l’ordine delle cose in qualcosa di più sostenibile. ormai mi ero arreso giorni fa, l’estate non è questa: questa è solo una buffonata e non posso pretendere.
adesso, a sentire l’odore del feddo, a dover quasi chiudere la finestra di notte, a non poter più dormire nudo non lo so; mi si accenda la visuale diell’autunno, non più meteorologico ma ideale (un po’ come anche questa agognata estate è ideale). mi vengono in mente boschi con foglie che cadono, la raccolta di castagne dell’anno scorso.. tutte sensazioni piacevoli, comunque. se dovessi dire quanto è durato questo anno, pensando a quello che è successo, direi un venti minuti, minuto più minuto meno. pensare ai corsi che ho fatto lo scorso semestre, bè era l’altroieri. era anche l’altroieri che è arrivata anna, e si è poi messa con mario e poi si sono lasciati etc etc. così come garcia invece si è messo con la giulia un’eternità fa.

per fortuna, è tutto nella mia testa. il tempo scorre uguale, sono i fatti a sembrare antichi o nuovi.

fa freddo, e sto bene 🙂