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Il disastro v11b

2008-09 cesena (117)
Ok, ho cambiato theme.
Napolux, tu che sei l’unico che mi legge via feed, puoi pubblicizzarmi come fautore di temi wp con blueprint 😉

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Autumn leaves

È arrivato l’autunno, anzi sta per arrivare tra 9 minuti ma in realtà è già arrivato. Si è seduto lì nel prato poco fa, l’atmosfera era intima ma comunque solenne.
Sarà un anticipo, ma come dice una mia amica, e come mi trovo ironicamente spesso a dire, finalmente agosto è finito. Non se ne può più di cambiamenti, bello l’inverno, un caminetto acceso e un film.

California I’m coming home.

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Revive

Non devo più commettere l’errore di spaventarmi per consigli e vite altrui, questo è il mio romanzo e la mia vita, simile e unico a tutti gli altri.
Con esiti fondamentalmente diversi. Tranquillo. Senti che bel rumore.

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Non so cosa dire

scaletta trieste (1)

22 agosto: “non so cosa dire”

L’innamorato perpetuo
scrive la sua ultima lettera alla luna
dall’orizzonte degli eventi
fa l’elogio del peccato e del peccatore.

Scappare, scappare. Finirà questa cosa? A un certo punto si smette di scappare, ci si volta e si guarda quello da cui si sta scappando. Non che non ci abbia mai provato, tutt’altro: a volte il ragazzo realizza che a girarsi vedrebbe solo il mondo che ha sempre visto, e non un mostro di fumo nero che ti legge nella mente per determinare se sei buono o cattivo.

Ma corre il ragazzo, scappa per viali e librerie – evita sguardi e ne confonde altri, scappa dall’amore rifiutando quello che gibran ha sempre detto, di lasciarsi trafiggere dalla spada dell’amore anche se fa male.

Lui scappa. Il dolore, sebbene sia un processo naturale, spaventa e viene evitato dal ragazzo. Si volterà a guardarlo in faccia?

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Il dolore

Sono tre i motivi per cui si soffre.
Rabbia, attaccamento ed ignoranza. Chiudere il dolore in un suo spazio e capirlo significa riuscire a passarlo.

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Fuori fase

Relax e scarpe rosse

Capisci che sei fuori fase quando o gatti ti considerano solo un problema, tipo che trovi il sacchetto dèi croccantini aperto da loro. Adorabili.

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Il momento peggiore

Il momento peggiore? Probabilmente quando sono entrato a casa e mi sono accorto che non era più casa mia, quando ho realizzato che niente era più come prima, nessuna raeltà di base.

Lì ho pianto come se avessi avuto 8 anni, ho abbracciato il cuscino. Il cuscino sa essere un abracciatore di ottimo livello. Silenzioso, non pretende, non commenta, ha il difetto di non accarezzare. Ma è molto morbido.

Non avrei mai pensato che i muri di casa valessero così tanto in piena svalutazione immobiliare. Entri e ti accorgi che li vedi come erano prima, e ti accorgi che non li avevi mai visti così però. Forse ti annoiavano prima, o erano caldi e accondiscendenti. No, non hanno più quel sapore; ne hanno un più sbiadito e terribilmente simile a prima. Non so se loro mi avevano mai sentito piangere così, ma c’è sempre una prima volta. Tante prime volte.

Mi manca tutto.

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La soluzione per vivere felice

luglio 2008 moments (36)
Arrivare a fine giornata sapendo che hai fatto tutto quello che potevi fare al meglio che potevi.
Più o meno così.

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Parco Sempione e Aula4

Ringrazio tutti tranne Paolo, che non mi ha manco nominato. Tiè.

Altissimo momento musicale.

Sto suonando come un porco quest’estate (luglio 2008 sul calendario).

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Il risotto è una metafora

della vita.

Puoi essere duro quanto vuoi, ma se ti metto poco brodo per volta diventi morbido e impnsabilmente squisito.

Poi però mi abbiocco.

mauro giobi abbo suonano felici