Tra le cose dette alla messa per Eli ce ne sono state di veramente belle, e una la voglio condividere; è un proverbio tuareg:
Se incontri un uomo nel dolore,
guardalo negli occhi e misura il tuo passo con il suo
Misura il tuo passo con il suo, niente parole. Non vado oltre, lascio al lettore un eventuale riflessione che enfatizzi o no il concetto che ci sta dietro.
(e comunque, complimenti a don Angelo)
7 risposte su “Il dolore, proverbio tuareg”
Per capire il dolore degli altri credo che le parole non servano… così, anche per stare accanto a una persona le parole sono molto spesso inutili…
che gesto migliore di un abbraccio, una carezza, si può trovare per trasmettere affetto e comprensione a un’altra persona?
misurare il passo con il suo 🙂 c’è gente che nei momenti di dolore non vuole carezze
Vero, bellissimo. Se solo si fosse capace di farlo…
1- credo che tutti abbiamo bisogno di carezze, anche chi dice “lasciami solo, non ho bisogno di nessuno”
2- anche solo la presenza fisica di una persona che ti sta accanto, anche senza dire niente, anche senza carezze, credo che sia di grande conforto. O almeno, per me lo sarebbe.
vero, e credo significherebbe aver misurato il suo passo con il tuo 🙂
“La vita umana è un continuo oscillare fra il dolore e la noia”
“…alla fine tutti quanti siamo e restiamo soli”
SCHOPENHAUER
Anche solitudine è dolore…o no?
La prima frase l’ha detta il prof. di filo…ovviamente abbiamo tutti annuito…eravamo nell’oscillazione “noia” … 😀
non sono daccordo nemmeno sul restare soli, ma sono felice chequesto post abbia riscosso tanto successo 🙂 non per il post in sè ma per il concetto