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inside moment of being

Sarà il cielo


Sarà il cielo che mi dà queste sensazioni, o sarà che non sono sensato.
Ma ci sono momenti che guardo su e ci rimango in estasi, annuso l’aria, mi sembra di poter toccare tutti gli alberi nei dintorni solo chiudendo gli occhi – l’umidità del verde intorno va a pescare nel profondo dell’istinto, sembra di essere un animale, a tratti..

E capitano episodi che dico, ma come è possibile? Proprio io, proprio qui? L’unico modo per salvarsi dalla mortalità probabilmente: vivere le vite delle cose, delle piante e delle persone intorno.
Passare in bicicletta e vedere la luna sul lago, inondarsi di profumi estivi e scoprire che poco più avanti l’irrigatore di una villa sta proiettando una cascata luminosa sulla ciclabile – e quindi infilarsi sotto a capofitto, ridendo.

Ritrovarsi a pensare al tempo, che scorre sotto le ruote o forse scorre nella testa, addentrarsi sempre più in là in questioni filosofiche che non danno esito se non il sentirsi felice, sterili come dei clementini dolci.
Dolci come dei clementini senza semi.
Semantici come dei clementi sterici.

A volte mi sveglio e mi sembra di fare analisi del reale che non hanno nulla da invidiare a una mente superiore, senza i filtri della razionalità – vedo il mondo come susseguirsi di azioni senza i significati che diamo noi umani, lo vedo un po’ da alieno.

Iniziassi a drogarmi ci perderei 😉

2 risposte su “Sarà il cielo”